In questa modalità di psicoterapia il focus è ovviamente posto sulla coppia e sulle sue problematiche o difficoltà. L’obiettivo è quello di costruire una nuova storia della coppia ripercorrendo le loro tappe di vita insieme, andando alla ricerca di significati diversi nei reciproci comportamenti ed atteggiamenti e tentando di conciliare l’individualità di ciascun partner con l’appartenenza alla dimensione condivisa.
Inoltre, questa modalità di terapia è finalizzata anche a ristabilire equilibrio e serenità all’interno della coppia, oltre che a guidare la stessa a compiere le proprie esperienze e scelte di vita in maniera consapevole. Bisogna anche considerare che la maggior parte delle coppie non possiede abbastanza tempo da dedicare alla risoluzione dei conflitti, spesso per via del proprio lavoro. Per questa ragione un professionista come lo psicoterapeuta di coppia può rivelarsi un importante supporto nella risoluzione dei problemi.
Durante una seduta di psicoterapia di coppia lo psicoterapeuta lascia la possibilità ad ambedue le controparti di esprimersi liberamente nel rispetto reciproco. Compito dello psicoterapeuta è anche quello di aiutare le due persone a lavorare insieme per esplorare, condividere e creare un momento di confronto riguardo a specifici aspetti della loro vita, fantasie, sentimenti, bisogni vecchi e nuovi nel rispetto del tempo, dello spazio e delle singole identità individuali. La terapia di coppia rappresenta un valido supporto emotivo, individuale e condiviso, che si prefigge di:
Esistono tutta una serie di fattori, interni ed esterni, che potrebbero far piombare la coppia in una crisi. In questi casi la psicoterapia di coppia è caldamente consigliata:
Per quanto possa sembrare strano e frustante, lo scenario in cui uno dei due partner non è d’accordo con la decisione di affrontare i propri problemi di coppia insieme ad uno psicoterapeuta si verifica fin troppo frequentemente. In che modo, quindi, è possibile convincere il proprio partner ad intraprendere una terapia di coppia? La risposta è più semplice di quel che si possa credere: non si può.
A voler essere del tutto sinceri, ad oggi non esiste una terapia funzionante che comprenda la “forzatura” o l’obbligo da parte di una persona alla compartecipazione di terapia. Infatti, un individuo “persuaso” o “trascinato”, e dunque privo della medesima motivazione a mettersi in discussione per raggiungere un miglior benessere di coppia, difficilmente riuscirà a beneficiare di qualsivoglia percorso di terapia.
Ciononostante, potrebbe tornare utile far notare al partner in disaccordo che lo psicoterapeuta non è un giudice e che, quindi, il suo compito non è quello di decidere chi ha ragione o torto rispetto ai litigi o alle discussioni. La persona restia a sottoporsi ad un percorso di psicoterapia di coppia potrebbe avere quest’idea ed evitare di acconsentire per non sentirsi giudicato rispetto ai propri pensieri o alle proprie azioni.
Inoltre, bisogna specificare che, a meno che non sia strettamente necessario, il professionista e la coppia si vedranno sempre insieme, quindi, non ci saranno rischi che uno dei due partner confidi qualcosa senza che l’altro lo sappia. Importante anche cercare di raccontare al partner la propria sofferenza, elencando tutti i motivi per i quali si ha l’intenzione di intraprendere un percorso di terapia di coppia.
Qualora anche tu sentissi il bisogno di affrontare insieme ad un professionista questa problematica o altre di varia natura non esitare a contattarmi per un primo colloquio conoscitivo totalmente gratuito e senza impegno.
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