Disturbi dell’Umore
Definizione molto ampia e fa riferimento a una vasta gamma di disturbi, appunto, che spaziano dalla mania alla depressione.Infatti, la variazione dell’umore, un’esperienza estremamente comune all’essere umano, si distingue con difficoltà dalla condizione patologica. In genere, si considera patologica la condizione in cui i sintomi, divenuti più intensi e persistenti, condizionano negativamente la vita del soggetto. Il prevalere ad esempio della depressione dovuta ai disturbi dell’umore è stata riscontrata soprattutto in soggetti di sesso femminile rispetto a quelli di sesso maschile. Tuttavia, è difficile una sistematizzazione complessiva dell’incidenza di questi disturbi poiché essi hanno un andamento non costante ma episodico. Tra i disturbi dell’umore abbiamo la cosi detta depressione non bipolare. I maggiori fattori di rischio per una depressione non bipolare sono rappresentati da: sesso femminile; età compresa tra 35 e 45 anni; storia familiare di depressione e alcolismo; esperienze infantili in ambiente familiare negativo; recenti eventi negativi; parto nei sei mesi precedenti. Per quanto riguarda la depressione bipolare (che consiste nel repentino passaggio da uno stato emotivo triste e depresso ad uno euforico e maniacale, e viceversa), è fattore di rischio principale quello di avere una storia familiare ossia una familiarità di disturbo bipolare. Inoltre, questo tipo di disturbo sembra essere direttamente proporzionale allo stato socio-economico dell’individuo. La cura a questi disturbi è ovviamente possibile e in questa direzione è utile l’approccio psicoterapeutico per capire lo sviluppo del disturbo, fornire sostegno al paziente e giungere alla soluzione del problema. La terapia dei disturbi dell’umore deve, sia risolvere la condizione psicopatologica in corso, che stabilizzare le condizioni psichiche generali del paziente, evitando recidive. Rivolgersi ad uno psicoterapeuta è fondamentale in quanto egli porta il paziente alla guarigione aiutandolo a cambiare le proprie opinioni errate riguardo a se stesso e agli eventi che gli accadono. Egli diventa, così, più consapevole di sé attraverso l’individuazione e la messa in discussione dei propri schemi di pensiero negativi e apprendendo strategie che lo aiutano a elaborare giudizi più realistici e positivi.